Dedica

Dedico questa raccolta di poesie a mia moglie che, da quando mi conosce, mi ha sempre detto "non mi piace come scrivi…" ed ogni volta, puntualmente, mi ha portato fortuna…

sabato 22 dicembre 2007

Buon Natale

Natale 2007 è arrivato
tempo di regali e buoni propositi,
come l'anno passato...

Un altro anno di storie scritte e non,
tutte ugualmente importanti
anche se non tutte saranno ricordate...

Un altro anno è fuggito,
se n'é andato,
i vecchi sono più vecchi,
i giovani sono più grandi,
i ricchi sono più ricchi e
i poveri sono più poveri...

Nuovi amori,
nuove vite
e tante vite che ci lasciano...
é la vita...
é la morte...

Ed è il momento dei buoni propositi...
per i vecchi infreddoliti per le strade,
per i grandi che combattono per il mondo,
per i ricchi stressati dagli affari,
per i poveri preoccupati dalla vita,
per tutti quelli che ho fatto arrabbiare
e per tutti quelli che mi hanno fatto arrabbiare,

Per chi abbiamo salutato per l'ultima volta
e per chi ha visto la luce,
per chi é felice
e per chi soffre...

per tutti,
Buon Natale...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 30 novembre 2007

In catene... libero

Di parole privato,
incatenato al mondo...
prigioniero!

Di guerra vittima,
incatenato al muro...
prigioniero!

Da forze soverchianti schiacciato,
incatenato alla Terra...
Essere Umano!

Libero,
come il vuoto circonda la Terra,
come la Morte nella Guerra,
come l'eco di parole ricco...
come me... di pensiero!

Libero...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
(Aprilia, 30 novembre 2007)

venerdì 16 novembre 2007

A mio padre...

Ti dico Grazie,
con tanti anni di ritardo, Grazie!
Ti voglio Bene,
l'ho capito tardi forse, ma ti voglio Bene!
C'é voluto un figlio... per Capire,
ma ho Capito!
Grazie... Pà,
per tutto, Grazie ancora!
Tuo figlio...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 1 novembre 2007

Infine, la Morte

Gioire di un pezzo di pane
offerto senza pretendere niente in cambio...

Pane di grano duro,
cresciuto nella mia Sardegna...
senz'acqua...

Acqua amica e nemica terribile,
di questa Terra!

Una Terra distrutta,
che tante volte ci ha visti morire...
dopo essere assurti a Stella luminosa lassù,
nell'Universo.

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo
30 ottobre 2007

mercoledì 31 ottobre 2007

7x10^9

Cingeremmo il mondo centocinquanta volte!
Se ci prendessimo per mano...
Invece lo massacriamo!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 30 ottobre 2007

Inutile...

Mi sento inutile,
quando mi accorgo di non poter far niente,
quando vorrei agire ma non posso,
imbrigliato dal conformismo
di questa nostra società morente!

Mi sento inutile,
quando seguo una lezione inconcludente,
tenuta da un Professore eminente,
lontano da me e dal tempo
tanto da non farsi capire...

E non poterglielo dire!
Mi sento inutile,
quando vedo l'agire quotidiano di chi ci guida
contrario all'etica ed al buon senso
ma ripagato da successo e denari...
E chi lavora onestamente... muore!

Mi sento forte
della mia inutilità apparente,
perché dietro l'apparire c'è l'Essere
e quello determina l'Agire...
E il Fare cancella il mio sentirmi inutile!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 11 ottobre 2007

Addio...

Proprio ieri pensavo a te,
non so perché mi sei tornato in mente così,
di colpo, dopo tanto tempo!
Amico di tempi passati.

Forse la tua anima ha mandato un ultimo disperato saluto …
e la mia l’'ha ricevuto …
forse nient’altro che una coincidenza,
non la prima, neanche l’ultima!

Eccoci qua, io e la mia penna e i ricordi di allora,
tutti assieme concentrati per porgerti un ultimo saluto, Marcello,
Amico mio dei tempi passati.

E dunque, Addio, o, forse, è meglio dire …
“A si bbiri …”

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

_______
"A si bbiri" in Sardo significa Arrivederci...

domenica 16 settembre 2007

Roma, città eterna...

Roma Capitale...
Affascinante nelle sue mille sfaccettature.

Ricca eppure povera...
Antica nella sua modernità...
Muoversi per le strade,
lungo i suoi marciapiedi,
osservando attentamente il tuo prossimo.

Salire in metrò,
percorrere chilometri di buie, soffocanti, gallerie
per riemergere di fronte al Colosseo...
manifestazione maestosa dell’abilità umana!

Ma altre realtà ti assalgono,
colpiscono l’occhio e forse il cuore.

Uomini ricchi e poveri,
sani e malati... morenti,
realtà differenti...
l’una affianco all’altra,
per questo ancora più evidenti.

Puoi trovare tutto a Roma...
città antica...
città eterna...
Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

giovedì 13 settembre 2007

Palle di neve (Inverno)

Chiazze bianche sui tetti rossi
di tegole vecchie
ma ancora buone.

Chiazze di neve,
candida,
caduta già da qualche giorno
e non ancora sciolta
dai raggi di un sole pallido,
lontano,
quasi stanco della Vita,
che a lui deve tutto.

Bimbi contenti per strada
giocano a rincorrersi sulla neve soffice dei giardini,
gridano...
ridono...
si tirano palle di neve.

Chiazze di neve
sui loro giubbini puliti
neve soffice,
bianca, lucente.

E poi più niente.
Solo la notte un gatto miagola,
alla Luna.
Per la strada impronte profonde,
di stivali alti,
grandi,
piccole...
e intorno neve, bianca, candida...
Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

lunedì 3 settembre 2007

Guardiamoci affianco

Possiamo pensare alla nostra vita futura...
immaginare sogni irrealizzabili,
possiamo sperare in una vita di agi...
rifugiarci tra sogni e chimere,
possiamo guardare al passato...
come ad un tempo che non tornerà.

Guardiamoci affianco...
qualcuno che muore ha bisogno di noi.

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

Foglie secche (Autunno)

Foglie secche,
gialle, solitarie
sui rami nudi tesi verso il cielo,
buio, pallidamente stellato.

Ombre di foglie per terra
di fianco a foglie vere, morte,
cadute il giorno prima e mai raccolte...
dimenticate.

Cielo coperto da nuvole di pioggia,
scure... cariche... umide...
I passanti frettolosi,
al mattino sembrano ombre indistinte,
sagome nella nebbia...
Rientrano poi alla sera chiudendo la porta di casa,
lasciandosi alle spalle la nebbia,
le foglie, i rami spogli dei viali,
in cambio del tepore di un camino acceso
pieno di brace di legna.

Braci rosse di fuoco,
colore di un tramonto,
primo tramonto d'autunno.

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

sabato 21 luglio 2007

Diciannove agosto...


Anche quest'anno è arrivato...
diciannove agosto...
dieci anni di vita, di fatiche, di soddisfazioni... d'amore.

Dieci anni ci separano da quella notte...
sulla spiaggia.
Spiaggia umida di una notte di fine agosto...
un agosto fresco... profumato... magico.
Spiaggia buia... solo per noi...
non ricordo altro che te... che tremavi...
forse per il freddo... forse per la sabbia umida...
forse per la paura che qualcosa di serio nascesse...

Anno dopo anno...
arriva il diciannove agosto e se ne và via...
nel passato... lasciandoci solo ricordi,
lasciando noi, sempre innamorati... sempre assieme...
come quel primo diciannove agosto.

Anno dopo anno...
io, te e il nostro futuro,Francesco...
ancora una volta... per sempre.
Grazie perché stai con me...
giorno dopo giorno...
aspettando il prossimo diciannove agosto...
ti amo...

Comandare...


E’ tutto e niente allo stesso tempo...
E’ sentire i propri uomini soddisfatti,
é risolvere i loro problemi,
spesso piccoli...
ma per loro così importanti.

Comandare é ascoltare impotente
Problemi troppo grandi per essere risolti.
Comandare é consolare, proteggere,
rimproverare...

Comandare é correggere chi sbaglia
E' fargli capire l’errore,
come farebbe il buon padre di famiglia...
comandare é guidare.

Comandare é sentirsi chiamare per strada,
da un militare che ti ricorda con piacere.
Comandare é fermarsi a parlare
Con chi ha sbagliato e forse ha capito...

Comandare é essere giusti,
é farsi la barba al mattino e poter dire
“anche oggi ho fatto il mio dovere”

Ma oltre ogni cosa...
...più di ogni cosa,
comandare significa amare i propri uomini,
buoni e cattivi,
come in una unica grande famiglia...

Per te, Amore

mi sono svegliato una mattina...
e ti ho trovata li,
ad aspettarmi...
Eri così vicina
che non ti avevo mai notata prima.
Ti ho cercata lontano, per terre straniere,
senza sapere che c'eri,
senza sapere che ti avrei trovata
nel cortile della casa del vicino.
Senza sapere chi Tu fossi!
Poi un giorno,
un giorno speciale…
un invito…
una pizza con gli amici…
Una sera sulla spiaggia a guardare le stelle,
senza parlare,
ascoltando il rumore delle onde…
ammirando un riflesso sul mare…
Così ti ho trovata,
come una splendida conchiglia
raccolta da un collezionista sul bagnasciuga
dopo una tempesta...
Così ti ho trovata,
Amore...
Lunghi viaggi in macchina,
per le strade di questa nostra Isola,
quasi sempre in silenzio,
fin quando la stanchezza non ci assale,
poi cominciamo a ridere,
a ridere per ogni cosa,
per le cose dette
e per quelle solo pensate.
Racconti di uomini preistorici,
abitanti di villaggi nuragici,
di inventori improbabili
e di invenzioni impossibili.
Corse in macchina per andare a prenderti
all'uscita di scuola,
geloso della tua indipendenza,
innamorato…
Poi... il tempo passa,
ora siamo sposati, abbiamo un bambino,
abbiamo fatto tanto e tanto abbiamo ancora da fare
per noi e per Francesco…
Tanti sacrifici, per cosa poi?
Solo per te...
perché ti amo.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 16 luglio 2007

Sardigna

Terra de genti battallera,
conca tostada cumment'e pedra
terra de genti fotti
cummenti nemmus chi connosciu.
Genti chi sunfridi
po sa poboresa e po su famini,
chi abbittada in biddas
chi no tenint mancu iscolas.

Genti bona ca chi ses cumpari
ti dona tottu, finze su coru.
Genti mala chi occid'ommini
po dognia tontesa.

Sardegna, terra mea e su coru,
poitta no ses cumment'is attrus logu,
arricus, beni tennius, pullius e alligrusu?

Su Sardu est pastori,
agricoltori e pagu industriali,
sa ricchesa no di curridi
poitta non da ciccada nisciunu.

Ma su coru de su Sardu
est cummenti una cibudda
cun su pillu tostau e cun su coru moddi moddi…

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 27 giugno 2007

Sogno ...

Fisso le braci rosse di un fuoco,
vedo le fiamme leggere di un fuoco che non si spegne,
come fosse vivo.

Uno scoppio di scintille brillanti,
scoppio di allegria,
calda allegria di una festa paesana di altri tempi,
mi riporta indietro nel tempo che fu.
Un altro tempo,
un'altra dimensione,
un'altra vita.

Forse nient'altro che un sogno
di una notte tranquilla,
non disturbata da incubi.

Una notte complice,
che mi vede in un sogno
bello, caldo,
come le braci rosse
di un fuoco che non si spegne e poi ...
... non ricordo altro.
Come in un sogno vero,
come in un sogno vivo,
forse come in un sogno vero come la vita ...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Introduzione

Questa raccolta di poesie comprende tutto ciò che più amo tra i miei scritti degli ultimi anni. Cominciai a scrivere poesie “quasi per caso”, tra i banchi di scuola, qualche rima... qualche frase dedicata ad una ragazza... Poi provai a fare degli esercizi poetici, così li chiamai, delle prove che servirono a trovare uno stile tutto mio. Sceglievo un argomento e cercavo di svilupparlo sotto forma di poesia, non ottenni dei buoni risultati, così col tempo dimenticai tutto e solo qualche anno dopo sotto la spinta di un particolare stato d’animo comunemente noto come “tristezza” ripresi a scrivere. Così nacquero le prime poesie serie che possono piacere o meno ma che hanno un’anima in quanto in esse si può trovare parte di me. Da allora ho scritto poesie solo quando un particolare stato d’animo mi spingeva a farlo. Amore, amicizia, gratitudine, nostalgia, amor patrio, tristezza, sconforto... con questi sentimenti nel cuore e una penna in mano ho cercato di fissare su un foglio di carta le sensazioni di un istante per salvare per sempre dall’oblio del tempo quei momenti per me così importanti. Indipendentemente dal giudizio che chi legge può dare, ritengo di essere riuscito nell’intento almeno in parte, infatti quando rileggo ciò che ho scritto provo le stesse sensazioni che provai allora e il pensiero corre indietro nel tempo riportando alla mente ricordi assopiti... Quando cominciai la raccolta di queste poesie inizialmente pensai di ordinarle cronologicamente, così come erano nate, poi però optai per articolare il libro in sei Parti che raggruppavano per argomento le diverse poesie. La parte I chiamata “Amore” comprende le poesie dedicate a mia moglie cui è dedicato peraltro tutto il libro. La parte II è dedicata alle “donne” che tanta parte hanno avuto nella mia vita condizionando spesso, più o meno consapevolmente, le mie scelte. La parte III è chiamata “stati d’animo” e raccoglie alcune poesie in cui riprendo i temi della tristezza, della nostalgia e dell’amore. La parte IV è dedicata all’”amicizia”. La parte V intitolata “Le quattro stagioni”,comprende quattro poesie una per stagione nate inizialmente dalla voglia di svolgere un mero esercizio poetico ma poi diventate vere poesie durante la loro stesura. Infine la parte VI raccoglie varie poesie sotto il titolo “pensieri”. L’idea del libro nata tanto tempo fà é andata maturando nei quasi sei mesi passati a Sarajevo durante una missione di pace. Vi ho dedicato parte delle ore serali anche perchè scrivere mi aiutava a superare i momenti di solitudine e di nostalgia. Due parole sulla poesia “Terra...” a corredo della dedica, scrissi questa poesia in lingua sarda nel 1991 durante la frequenza dell’Accademia Militare di Modena allora non conoscevo ancora mia moglie nè sapevo che avrei avuto un figlio, Francesco, eppure sentivo che sarebbe andata così...

Presentazione

Come tutti i libri che si rispettino, non poteva mancare la presentazione di un amico e, in questo caso ve ne sono diverse, comunque molto brevi e fanno parte a pieno titolo di questa raccolta di poesie... Alessandro mi ha chiesto di scrivere questa presentazione una sera del mese di novembre del 1999. Eravamo, lui ed io, impegnati in una di quelle operazioni di pace nelle quali siamo coinvolti in conseguenza degli impegni politici e, conseguentemente, strategici della Patria. In certe occasioni, come quella, appunto, un uomo, proprio per il tipo di esperienza nella quale vive, cambia, anche lui, inevitabilmente, alcune delle innumerevoli variabili delle quali é meravigliosamente e misteriosamente intessuto il suo “sistema” vitale. Le adegua, le adatta, le affina. Perdono di contorno problemi che a casa si impongono per la loro mole e la loro massa, sfumano di consistenza, altri i metri ed i sistemi di misura, altri i giudizi. L’unico elemento che non cambia é la strutturazione di fondo della personalità di ciascuno. Di qui la necessità di operare la più accurata ed oculata scelta e selezione delle persone da impiegare in queste missioni. Una personalità di base valida, coerente, autoreferente, onesta, attiva e propositiva, leale ecc. É l’unico elemento su cui puntare per il conseguimento dello scopo. Non ho letto le poesie di Alessandro... non le ho volute leggere... perché... perché avrei colto un fiore non per me nato! Conosco, però, il terreno sul quale il bocciolo si é aperto. Conosco il seme dal quale é germogliato. Conosco la persona... Alessandro e so che queste poesie, dedicate alla moglie, sono certamente espressione di tutte quelle doti e qualità che nobilitano e ingentiliscono la sua personalità. Saranno un sicuro arricchimento per tutti quelli, e spero siano tanti, che le leggeranno. Enzo Cantarano A un poeta innamorato Semmai un giorno il tuo pensiero rammenterà il mio volto, ricordalo chino su un foglio bianco da cui, lentamente, affiorano lettere che stentano a farsi significato. Che temibile cosa la fatica dello scrivere, che gioia infinita, oserei dire liberatoria “l’esercitazione” conclusa. Mesi fa ignoravo esistessi, oggi posso riconoscerti facilmente con il tuo pizzetto, la tua sardinesità così immediata, imperiosa, schietta. Grazie Alessandro Le tue poesie sono amabili, un esercizio a migliorarsi: specchio fedele della tua persona che non si stanca mai di ricercare, di vincere. Cito: “la morte é sempre là, pronta a colpire chi sbaglia”. Adriana Vindigni Cosa posso dire per ringraziare chi mi ha trattato così bene se non che sono degli amici e dunque inaffidabili nel loro giudizio? Non posso che dire grazie, non tanto per le parole usate quanto per averle usate come incoraggiamento a migliorarmi... Per finire, devo ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato nella stesura di questa raccolta con consigli, incoraggiamenti, critiche (soprattutto mia moglie...) e un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere tutte le poesie... Buona lettura!

Chi sono ?

Talvolta capita di riconoscermi
nel personaggio di qualche libro appena letto.
Capita di poter vedere in me stesso
cose che sentivo vere,
ma che non riuscivo a distinguere
da un intrico di fili colorati,
dai miei pensieri...
Leggendo,
riconosco in me il lupo della steppa,
l'animale già vissuto in qualcun altro
e la sua controparte,
quella umana.
Mi fermo a pensare,
rileggo...
Sempre più mi convinco
di aver visto giusto.
Ripenso alle parole lette
e le faccio mie
registrandole nell'anima,
non nel cervello.
Uomo e Bestia
insieme...
... ed insieme così diversi...
Ma io, chi sono veramente ?
L'Uomo, la Bestia ?
Entrambi eppure nessuno dei due,
qualcosa di più che la loro somma,
qualcosa di più che la loro unione,
qualcosa di più di due esseri
che si combattono in un unico corpo.
Eppure é così difficile capirsi,
così complicato !
Forse perché non si vuole capire...
Forse, perché si ha paura,
in fondo,
di scoprire il lupo,
il lupo della steppa che c'è in ognuno di noi.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 21 giugno 2007

Afa (Estate)

Caldo...
aria ferma e bollente,
aria rovente e traffico nelle cittadine di mare,
cittadine da sogno,
notti da sogno che non aspettano altro che te
per realizzarsi.


Giornate passate sotto l'ombrellone
a spicchi gialli e blu
di un lido organizzato.

Arroventarsi le spalle,
spalmati di oli coprenti,
protettivi,
abbronzanti...

Guardare il mare blu delle isole,
quelle degli altri,
ancora selvagge, rigogliose di vegetazione,
in una estate vacanziera,
sempre uguale eppure...
...sempre diversa.

Mare nero nei porti,
petroliere,
gigantesche navi...... scure.

Gente che arriva,
gente che parte,
gente che lavora tutto l'anno,
con le facce stanche tirate per il viaggio,
sudate ma contente per l'estate nuova.

Ed io, eccomi qua
spettatore da lontano,
nella mia baita di montagna,
tra il verde dei prati di trifoglio,
l'aria fresca di montagna...
... pungente.

La mia Estate,
solitario,
ad osservare il mondo che gira ...
... dall'alto della mia baita di montagna.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 14 giugno 2007

Primi caldi

(Primavera)

Svegliarsi la mattina presto,
di fronte alla Natura in festa,
le prime gemme,
i primi fiori,
il canto di un passero mattutino.
Tirare le tende
con un gesto abituale,
di ogni giorno.
Sempre nuove scoperte,
far entrare i primi raggi,
nella camera ancora umida
dall'inverno appena trascorso.
Profumi di una vita nuova,
profumo di terra umida,
di rugiada ...
... profumi di Primavera.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 11 giugno 2007

In terra straniera

Missionario, portatore di pace
in terra straniera,
lontano da casa, lontano da amici e parenti.
Una telefonata la sera,
un bambino al telefono dice "Papà come stai .."
chissà,
forse domani andrà meglio.
Militari, missionari in terra straniera,
portatori di pace
lontani dal focolare, più vicini al Mondo,
più di quanto si possa immaginare.
Soli, in Terra Straniera,
soli con i propri pensieri … , i ricordi …, le speranze …
eppure siamo in tanti, tutti diversi l'uno dall'altro
ma così simili, accomunati da un'unica Meta …
Un bambino al telefono dice
" ti voglio bene Papà, torna presto presto …"
il militare risponde
" ti voglio bene anche io …"

____________________

Questa poesia nasce a Sarajevo...
nel 1999...
lontano dalla mia famiglia...
Il militare sono io, ma potrebbe essere chiunque altro nella mia stessa condizione...
E in qualunque altro posto... distrutto dalla guerra...
In qualunque altro momento della nostra umanità!

domenica 3 giugno 2007

Il tempo


tic…tac…

tic … tac …

Tempo, tempo, tempo …
Di corsa inizia la vita …
Di corsa … verso un ospedale, c’è poco tempo …
Di corsa in sala operatoria …
Veloci, veloci, … c’è poco tempo …

Il tempo passa …
sei cresciuto, di corsa vai a scuola …
esci tardi, corri a casa …
c’è poco tempo …

Il tempo è poco …
voglio tutto il lavoro per domani,

c’è poco tempo …
veloci, veloci, c’è poco tempo!

Il tempo trascorre …
È sempre poco!

Tempo, tempo, tempo …
di corsa finisce la vita …
velocemente come era arrivata …
mangiata dai vermi della morte,
fagocitata irrimediabilmente dal Tempo!

Tempo, tempo, tempo …

tic … tac …

tic … tac …

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 25 maggio 2007

L'amicizia...

Sta piovendo
Anche oggi é passato,
un giorno come tanti altri,
senza nessuno vicino che ti possa aiutare...
senza una donna da amare...

Passerà anche domani
e arriverà l'arcobaleno a preannunciarti il sereno.

Scorre il tempo,
l'acqua lava via tutto,
come le lacrime...

E' il Destino che ti porta la vita
e poi te la porta via.

Sta' piovendo,
ma non é la fine,
domani é un altro giorno e con lui il Sole.

domenica 6 maggio 2007

A mia moglie...


A mia moglie...

Grazie, perché stai al mio fianco,
grazie perché mi sopporti,
grazie perché mi ami ed io ti amo.

Sei entrata nella mia vita come un fulmine,
mi hai elettrizzato,
scosso,
stravolto abitudini e modo di vivere,
mi hai dato amore,
mi hai dato un senso.

Grazie,
per il figlio che mi hai dato,
nostro figlio Francesco.

Grazie di tutto,
ti amo Giusy.

Terra...

In mesu a sa terra mia m'agattu
innoi esti sa vida mia.
Appu castiau sa terra
e cun mulleri mia mi seu coiau.
Fillu miu é nasciu innoi...
... in mesu a sa terra mia!


Traduzione
Mi trovo nella mia Terra
quì è la mia vita.
Ho rivolto lo sguardo alla mia Terra
e mi sono sposato.
Mio figlio è nato quì...
... nella mia Terra!