mi sono svegliato una mattina...
e ti ho trovata li,
ad aspettarmi...
Eri così vicina
che non ti avevo mai notata prima.
Ti ho cercata lontano, per terre straniere,
senza sapere che c'eri,
senza sapere che ti avrei trovata
nel cortile della casa del vicino.
Senza sapere chi Tu fossi!
Poi un giorno,
un giorno speciale…
un invito…
una pizza con gli amici…
Una sera sulla spiaggia a guardare le stelle,
senza parlare,
ascoltando il rumore delle onde…
ammirando un riflesso sul mare…
Così ti ho trovata,
come una splendida conchiglia
raccolta da un collezionista sul bagnasciuga
dopo una tempesta...
Così ti ho trovata,
Amore...
Lunghi viaggi in macchina,
per le strade di questa nostra Isola,
quasi sempre in silenzio,
fin quando la stanchezza non ci assale,
poi cominciamo a ridere,
a ridere per ogni cosa,
per le cose dette
e per quelle solo pensate.
Racconti di uomini preistorici,
abitanti di villaggi nuragici,
di inventori improbabili
e di invenzioni impossibili.
Corse in macchina per andare a prenderti
all'uscita di scuola,
geloso della tua indipendenza,
innamorato…
Poi... il tempo passa,
ora siamo sposati, abbiamo un bambino,
abbiamo fatto tanto e tanto abbiamo ancora da fare
per noi e per Francesco…
Tanti sacrifici, per cosa poi?
Solo per te...
perché ti amo.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
1 commento:
Credo cho ogni donna su questa terra sogna di sentirsi dire una cosa simile....bellissimo...davvero
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