tra mura gigantesche di roccia scura,
testimoni di un grandioso, sconosciuto passato...
Varcata la soglia di pietra,
il silenzio mi assale e l'anima vola
come chiamata dalle ombre del passato,
il passato di un popolo misterioso...
Le torri cave, i nuraghes,
strumenti di viaggio nel tempo,
di colpo mi sento uno di loro,
anche senza conoscerli...
Sento sulle spalle millenni di civiltà,
ora scomparsi anche dai ricordi dei vecchi,
tanti sono...
Eppure li sento vicini,
percepisco la presenza delle loro anime,
prigioniere di quelle rocce possenti,
alla ricerca di chi un giorno
restituirà loro la storia
negata dal tempo e dagli uomini...
Nuraghes...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
(Olbia-Civitavecchia, 24 maggio 2008)