Dedica

Dedico questa raccolta di poesie a mia moglie che, da quando mi conosce, mi ha sempre detto "non mi piace come scrivi…" ed ogni volta, puntualmente, mi ha portato fortuna…

martedì 29 gennaio 2008

Tutto scorre…niente cambia

Quando ero bambino, correndo per strada mi guardavo intorno e pensavo:
“quando sarò grande cambierò il mondo…
perché così non mi piace!”

Ora che sono grande, prendo un caffè al bar e penso:
“è inutile, non riuscirò mai a cambiare il mondo,
anche se così com’è non mi piace…”

Quando sarò vecchio,
seduto in riva al fiume a guardare lo scorrere dell’acqua,
sempre uguale da milioni di anni, penserò:
“quanto vorrei tornar bambino…
per illudermi di poter cambiare il mondo,
anche se so che è impossibile!”

E così sarà per mio figlio…


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 25 gennaio 2008

C'era una volta un Bel Paese...

C'era una volta un Bel Paese,
il sole sorgeva alla mattina
illuminando le messi di una terra fertile,
tramontando alla sera,
rispecchiandosi sulle tiepide acque del mare pescoso...

I bambini andavano a scuola,
le maestre ti insegnavano a leggere,
scrivere, parlare e rispettare il tuo prossimo.
Qualcuno ti spiegò cosa fosse l'Italia,
cosa significasse "Patria" e "Nazione"...

"Bisogna studiare, bambini,
così un giorno potrete contribuire a migliorare l'Italia..."
E tu ci credevi... e studiavi...
poi sei cresciuto...
ed hai cominciato a capire di aver sbagliato tutto!

C'era una volta un Bel Paese...
che forse non c'é mai stato se non nell'immaginazione di un bimbo...
Illuso che era!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
(Aprilia, 25 gennaio 2008)

domenica 6 gennaio 2008

A mia madre

A te dedico queste poche righe,
mamma, scritte di getto...

Senza troppo riflettere,
perché non serve!

Che bisogno c'é di riflettere per dire
ciò che ho sempre pensato?
Che bisogno c'é, infatti, di pensare
per dire cosa si prova?

A te dico ciò che già tante volte ho detto,
ciò che hanno detto tutti i figli,
almeno una volta...
ciò che hanno pensato tutti i figli,
almeno una volta...
Per tutte le volte che sei stata sveglia
quando stavo male,
per il freddo preso
per proteggermi dal freddo,
per il tempo dedicatomi
sottratto a te stessa,
per gli insegnamenti che mi hai dato
e che ancora mi dai.

E se qualche volta mi hai ripreso,
ora so che l'hai fatto per me.
E se talvolta non ti ho capita,
ora ti capisco.
E se talvolta ti ho fatto stancare,
ora riposati.
E se talvolta sono stato lontano,
mi spiace, ora ci sono.

E se talvolta non te l'ho dimostrato,
ora te lo dico... mamma,
ti voglio bene!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO


Se volete, potete sentire la poesia recitata da me: A mia madre...