Dedica

Dedico questa raccolta di poesie a mia moglie che, da quando mi conosce, mi ha sempre detto "non mi piace come scrivi…" ed ogni volta, puntualmente, mi ha portato fortuna…

sabato 23 novembre 2013

Sardegna affogata...

Immagini tremende di morte e distruzione
mostrate senza sosta
per impressionare e commuovere...

Terra sommersa da acqua e fango assassino,
espressione di una natura violentata nel profondo
che si ribella come può,
distruggendo vite di poveri innocenti.

Nel mezzo polemiche e amministratori incompetenti,
soccorsi inefficienti e disorganizzazione,
tutti risultati dell'ignoranza.

Ma ora basta critiche,
piangiamo i nostri morti e
portiamo sempre con noi il ricordo, senza rancore.

Rimbocchiamoci le maniche e ognuno
faccia ciò che può per voltar pagina,
senza dimenticare che la Natura è nostra Madre,
ci ripaga il bene col bene, il male col male.

Un abbraccio a tutti i sardi da chi è lontano
un pensiero commosso a tutte le vittime,
un urlo potente, FORZA PARIS, a tutti coloro che restano...
a tutti coloro che soffrono!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 20 novembre 2013

A mio zio Umberto

Voglio ricordarti così, zio...
con il sorriso sulle labbra,
anche se la malattia ti lasciava poco spazio
per sorridere.

Voglio ricordarti così, zio...
come quando ci portavi al mare
ed in macchina ascoltavamo Celentano.

Voglio ricordarti così, zio...
soddisfatto per la tua famiglia che ti amerà per sempre.

Voglio ricordarti così, zio...
come quando rientravi tardi a casa
e nonna Cenza li ad aspettarti.

Voglio ricordarti così, zio...
con un fumetto di Tex Willer in mano
e tante idee per la testa.

Voglio ricordarti così, zio...
andando al monte in trattore
per festeggiare San Mauro con gli amici.

Voglio ricordarti
e ti ricorderò per sempre.

Grazie per tutto, zio...

Tuo nipote,

Alessandro

mercoledì 13 novembre 2013

La vita è un lungo percorso...

La vita è un lungo percorso,
fatto di strade maestre,
di viottoli, autostrade, incroci pericolosi
e compagni di viaggio...

Vi sono tratti di strada caotici,
nei quali si rimane intrappolati
e si viaggia come trascinati dalla corrente.
Senza soste per il riposo,
senza fermarsi a guardare che succede,
senza scegliere a quale bivio svoltare.

Eppure nel mondo esistono strade caotiche e frequentate
come viottoli tranquilli ed isolati,
basta saper guardare!

Di tanto in tanto, allora, 
occorre fermarsi a riflettere...
guardare la strada percorsa
e controllare se ci si trova su quella giusta.
 
E se ci si rende conto di aver imboccato la strada sbagliata,
bisogna avere il coraggio di tornare indietro e se occorre cambiare direzione!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO