Dedica

Dedico questa raccolta di poesie a mia moglie che, da quando mi conosce, mi ha sempre detto "non mi piace come scrivi…" ed ogni volta, puntualmente, mi ha portato fortuna…

domenica 27 aprile 2008

Caterina


Una sera ...
una telefonata,
quattro parole tra amici.
" Affacciati alla finestra,
guarda il cielo,
c'è un regalo per te ..."
... la luna.
Una luna grande, gialla,
luna piena di sentimenti.
Una sera sulla spiaggia,
io e te,
amici ...
" E' una bella serata, mi fa piacere essere qui ...
... con te "
Anche a me ...
Non c'era la luna,
solo stelle,
lontane ...
... stelle, una per ogni donna ...
una per ogni amore,
una anche per te ...
"... amici ..."
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Una rosa per Caterina


Una rosa vale più di mille parole ...
una rosa rossa,
per te, Amore ...
conta più di un milione di parole.
Una rosa piena d'amore,
ogni spina un problema, un dolore ...
Una rosa rossa piena di spine
é come la vita piena di problemi,
piena di dolore ...
ma é pur sempre una rosa,
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Forse ti amo Gabri


Forse non sono niente per te,
ti ho conosciuta per un attimo,
come una meteora che attraversa l’atmosfera,
s’infiamma e si consuma,
non giunge neanche a terra.
Forse come un elettrone che vaga
e casualmente si lega,
per un istante,
un istante che può durare un attimo infinito
di una vita immortale.
Forse sei stata una stella cometa
che ha attraversato il mio spazio per un istante,
in un universo senza tempo e senza limiti ...
Forse ho provato l’amore per un attimo,
ho sentito il suo odore fuggevole
di una mattina di primavera ...
ho provato il dolore della sua Assenza ...
forse ti ho amata,
Gabri ...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Veronica

Banchi di scuola,
di una scuola lontana nel tempo,
sepolta dai ricordi,
dalle sue stesse macerie.

Tempo di chiesa,
di messe domenicali
tempo di solitudine e malinconia ...

Poi un giorno ...
... la luce, si fa strada in me,
col suo calore,
con la sua forza primordiale di due occhi...
dei tuoi occhi ...

Di corsa a casa, " .. esco per una passeggiata in bicicletta ... "
ti seguo,
come la notte la nave segue il faro,
unica sicurezza in un oceano di dubbi.

Ti ho amata quel giorno
e da allora per sempre,
senza conoscerti,
senza sapere il tuo nome
senza potertelo dire ...

Il tempo passa,
ti vedo spesso,
sono la tua ombra
per la strada di un paese che non mi ama,
perché non mi sono fatto amare.

Scopro le tue abitudini,
le tue amicizie,
la tua casa,
la finestra della tua camera,
il mio tempio mattutino,
una corsa in bicicletta e sono da te
" ... buongiorno amore,
spero che tu possa avere tutto ciò che desideri, oggi ...

Accorgiti di me, ti prego,
farei qualunque cosa per te,
... ti amo ... "

Pensieri di un ragazzino troppo maturo per la sua età
o forse pensieri troppo grandi
per un ragazzino ancora troppo immaturo,
per un ragazzino innamorato di te.

Basta !

Soffro troppo a ricordare,
eppure voglio ricordare,
voglio soffrire...
voglio rivivere quegli istanti attimo per attimo,
riprovare gli stessi sentimenti di quei giorni,
sentire il cuore battere
in un petto troppo stretto per l'amore che vi é dentro ...
... scoppio !

Devo confidarmi con qualcuno,
devo chiedere consiglio,
voglio conoscerti
ma non so come fare ...

Per questo esistono gli amici,
quelli veri,
non quelli che dicono di volerti aiutare
e come ti volti ti ridono alle spalle,
ti sputano sopra,
ti calpestano ...

E' la vita,
si sbaglia e si riprova,
senza mai arrendersi...

Poi un giorno, gli amici,
sempre loro ...
ti chiamano,
non so come
non l'ho mai saputo,
é stata la prima volta che ti ho vista,
per un istante ,
i miei occhi nei tuoi,
e tu hai saputo che io c'ero,
Ti seguo per parlarti,
ma il Tempo scappa via
trascinandoti con se lungo le scale di una scuola prigione,
nemica ...
una campana ci separa,
forse per sempre ...

Passano altri giorni,
altri mesi, altri anni,
anni di solitudine per il mio animo troppo sensibile,
per il mio cuore troppo bambino ...
eppure ormai vecchio ...

Ed io ora,
muoio, Veronica,
con nel cuore l'amore che ho serbato per te
e nell'anima l'ombra di quel tempo che é stato
e che non ritorna.

Questo mi é stato raccontato di te,
questo mi ha detto un vecchio
perché io lo scrivessi,
per renderti omaggio
con l'ultimo pensiero di una vita ...

Soffriva e tu ridevi di quel ragazzino che ti seguiva,
che incontravi troppo spesso,
che se gli rivolgevi la parola
diventava rosso,
si bloccava come una stupida macchinetta senza pile .

Eppure qualcosa lo spingeva ad insistere,
ad andare avanti,
stupidamente forse,
diritto per la sua strada ,
una strada di sofferenze, di dolore ...

Credendo in qualcosa,
più forte della morte che l'ha portato via,
credendo nell'Amore,
in quell'Amore che sopravvive
oltre la vita,
solo per te ...Veronica .
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Sabrina

Come canne al vento
quando infuria la tempesta,
piegate ma non spezzate,
così questo nostro amore non può essere distrutto.

Come la quercia in una placida mattina di maggio,
punto fermo in mezzo al prato,
offre riposo al gregge accaldato dai primi soli,
così io, mi offro a te,
corpo, anima e spirito.

Come candida margherita,
bianca come la luce,
come essa mi illumini,
ti offri a me pronta ad essere recisa,
separata dalla terra tua madre
per far bella mostra di te
all'occhiello di qualche elegante passante.

Ma io non ti farò del male,
ti lascerò crescere nel tuo prato,
curerò i tuoi petali,
bagnerò d'acqua fresca la tua terra,
così da conservarti fresca e piena di quell'amore
che tu provi per me
e che io provo per te...
... Sabrina,
mia piccola goccia di rugiada.
Alessandro GIovanni Paolo RUGOLO

Irene...

Una colomba bianca come la neve
mi guida sulle ali del vento.
Una colomba bianca porta la pace
in un mondo rosso di sangue innocente.
Con le sue candide ali ricopre il cielo,
chiazzato di stelle.
Tu sei la mia Colomba,
tu sei la mia Pace...
... Irene.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 25 aprile 2008

FIlosofia di vita...

Forse ho sbagliato...

A prendere la vita troppo seriamente,
guardando solo gli errori e mai oltre.

Forse ho sbagliato...
A pretendere dagli altri
ciò che pretendo da me stesso.

Forse ho sbagliato...
a giudicare male
chi vive a modo suo la sua vita.

Forse ho capito...
ma ancora non sono sicuro
di riuscire a vivere meglio!

E se iniziassi con un sorriso al giorno?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO